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Come fare controllo di gestione. I principali trend per il successo aziendale

Fare controllo di gestione in azienda è fondamentale per la crescita e il raggiungimento degli obiettivi strategici di breve, medio e lungo termine. Quali sono le pratiche fondamentali del controllo di gestione e quali i principali trend emergenti che possono guidare le aziende verso il successo? Dall'adozione di tecnologie avanzate alla focalizzazione su indicatori di performance chiave, oggi, ogni impresa può ottimizzare le operazioni e raggiungere i propri obiettivi strategici.

come fare controllo di gestione

Fare controllo di gestione in azienda è diventato indispensabile con il crescere delle sfide competitive. Il controllo della gestione, infatti, assicura il corretto svolgimento delle varie procedure aziendali e garantisce il successo di qualsiasi impresa e la sua sostenibilità nel tempo. Più in generale, è un processo continuo che mira all’ottimizzazione delle risorse e al raggiungimento degli obiettivi aziendali in modo efficace ed efficiente. Ovviamente un panorama economico in continuo cambiamento richiede sistemi in continua evoluzione, al passo con i nuovi trend all’interno del settore. In questa breve guida parleremo di come fare al meglio un controllo di gestione al giorno d’oggi per stare al passo con le nuove tendenze.

Controllo di gestione cos’è

Il controllo di gestione è una funzione aziendale che si occupa della misurazione, analisi ed interpretazione dei dati finanziari e non, provenienti da molteplici fonti.
Un’attività di supporto alla direzione aziendale, in grado di restituire una visione chiara dello stato di salute dell’azienda e consentire una valutazione obiettiva dell’efficacia e dell’efficienza delle operazioni aziendali.
Prevedendo i trend futuri e formulando attentamente i piani strategici nel lungo termine, il controllo di gestione garantisce il corretto funzionamento di un’impresa, ottimizza la gestione delle risorse e trasforma i punti di debolezza in punti di forza.
Studiare in maniera accurata e puntuale le informazioni di un’impresa, porta i dirigenti a prendere decisioni tempestive, informate e ben indirizzate verso il raggiungimento degli obiettivi strategici.

Chi fa controllo di gestione

Il ruolo principale è svolto dai Controller, figure che monitorano il rispetto del budget e attuano tutte le procedure necessarie all’individuazione di eventuali scostamenti e alla comprensione delle rispettive cause. Garantiscono un coordinamento immediato tra le parti coinvolte nel processo. In particolare, lavorano in stretta cooperazione con i responsabili delle aree funzionali e dei centri di responsabilità (centri di costo, centri di ricavo, centri di profitto e centri di investimento).
Una volta comunicate le informazioni, il compito dei Controller o dei preposti nel centro di responsabilità è quello di colmare lo scostamento: più tempestivo è l’intervento, più semplice è la risoluzione del problema. 
La difformità dal budget potrebbe essere riscontrata solo in un centro di responsabilità, consentendo un intervento tempestivo e mirato, oppure all’interno di più centri di costo. In quest’ultimo caso, è richiesto un maggiore coordinamento tra le parti. 
In generale le valutazioni sono fatte mensilmente, ma con l’aumento della dimensione aziendale e della complessità di coordinamento si accresce anche la frequenza di intervento.
Affinché Controller e Direttori Amministrativi riescano a generare un vantaggio competitivo, districandosi in maniera innovativa ed efficiente all’interno dell’analisi dei parametri, devono conoscere ed adottare tutti gli strumenti e le tecniche al passo con le nuove tendenze.

Come fare controllo di gestione: i nuovi trend

Il panorama mondiale dinamico e competitivo richiede una costante ed efficiente attività di programmazione, analisi e monitoraggio dei fattori critici di successo di un’impresa e dei parametri di performance di natura finanziaria, strategica e non solo. Di conseguenza i sistemi di controllo di gestione devono essere sempre più semplici ma funzionali per adeguarsi a scenari in continua evoluzione. In questo senso risulta indispensabile muoversi verso la strada dell’automazione dei processi, attraverso strumenti professionali in grado di portare al miglioramento dei risultati in modo efficace, semplice e tempestivo. 
Inoltre, il controllo di gestione non può più prescindere dal rispetto delle normative in ottica di crisi d’impresa e sostenibilità, ai fini di migliorare, nel rispetto degli obblighi imposti dalla legge, performance e reputazione aziendale.
Di seguito sono riportati i principali trend riscontrabili oggigiorno nell’ambito del controllo di gestione:

La digitalizzazione

Un controllo di gestione ottimale richiede una grande quantità di informazioni e, di conseguenza, una grande capacità di elaborazione dei dati. La digitalizzazione per fare controllo di gestione passa attraverso l’utilizzo di software specialistici, pensati per rendere l’azienda più efficiente. Allo stesso tempo, in grado di abbattere i costi e massimizzare l’agilità.
Strumenti tecnologicamente avanzati di programmazione e controllo consentono di comprendere meglio gli eventi passati, progettare le azioni future e gestire in tempo reale le informazioni. Una visione chiara e dettagliata dei dati, per un utilizzo sempre più strategico.
Produrre informazioni a partire dai dati diventa, così, un processo sempre più automatizzato. Non sostituisce il ruolo dei controller aziendali, ma piuttosto lo rafforza. I controller possono dedicare più tempo all’analisi e generare un vantaggio competitivo attraverso decisioni razionali e tempestive. Possono dedicarsi ad ottenere una gestione integrata, efficace e ottimizzata di informazioni, attività e processi.

Intelligenza Artificiale

L’uso di intelligenza artificiale è in costante crescita in tutti i settori, tra cui il controllo di gestione. La sua definizione è relativamente semplice: l’intelligenza artificiale si adopera per far sì che un computer imiti in qualche modo il comportamento umano. In altri termini, un software che sfrutta l’intelligenza artificiale è in grado di generare output quali previsioni, suggerimenti o decisioni che influenzano gli ambienti con cui interagiscono. Ricorrere all’intelligenza artificiale porta a vantaggi concreti in qualsiasi tipologia di azienda, anche quelle meno strutturate. Fornisce supporto sia in fase di analisi dei dati che in fase decisionale.  Analizzando in anticipo i trend e selezionando i dati giusti per gli obiettivi specifici, si creano algoritmi in grado di rispondere adeguatamente alle varie necessità informative. In questo modo si prendono decisioni tempestive e strategiche, adatte ai cambiamenti di mercato. 
Con l’IA aumenta sensibilmente l’importanza e il valore dei dati e si incrementa la capacità predittiva di fornire scenari e strategie sempre più precise. Tuttavia, per il medesimo motivo, è sempre più complesso differenziare i dati veramente importanti da quelli secondari, al fine di orientare correttamente le decisioni e le strategie delle imprese. Da cui, la necessità di avere tecnologie di supporto per le scelte strategiche aziendali. Solo con tali sistemi specializzati e addestrati a gestire enormi basi dati diventerà possibile estrarre in tempo reale conoscenza e informazioni necessarie per giungere a corrette conclusioni.
Ad oggi l’intelligenza artificiale è utilizzata soprattutto per applicazioni specifiche e il suo potenziale risulta ancora in parte inesplorato. Nel tempo è prevista una diffusione sempre più radicata e non sfruttarla segnerebbe l’esclusione dal panorama competitivo. Ecco perché è quanto mai necessario che i responsabili amministrazione, finanza e controllo, i consulenti aziendali e i controller abbiano consapevolezza delle potenzialità dell’intelligenza artificiale.

Analisi Self-Service

Oltre alle analisi più approfondite e complete svolte dai software di controllo di gestione, le aziende sono sempre più solite acquistare pacchetti di analisi “self-service” più immediate o basilari. E’ una scelta privilegiata soprattutto da studi di professionisti che cercano analisi rapide e pronte all’uso. Analisi che permettono di ottenere una reportistica accurata in tempi brevi. E’ altresì una scelta ricorrente in aziende di piccole dimensioni, alla ricerca di analisi fai-da-te che non richiedano particolari competenze. Scelta ideale per chi si affaccia per la prima volta al mondo del controllo di gestione.
Tuttavia, la rapidità va spesso a discapito della profondità e l’utilità di queste analisi potrebbe risultare insufficiente nel tempo. Con l’aumentare delle esigenze aziendali, infatti, aumenta anche la complessità dell’analisi richiesta e di conseguenza le competenze necessarie per la gestione ed interpretazione strategica dei dati.

Fare controllo di gestione con il cloud

Le soluzioni di controllo di gestione con possibilità di utilizzo in cloud portano ad innumerevoli vantaggi dimostrandosi sicuramente tra le più al passo con i tempi. Il cloud, infatti, rende il software accessibile ovunque. Permette di monitorare e lavorare sui dati da qualsiasi dispositivo connesso ad internet e in qualsiasi momento facilitando notevolmente la sincronizzazione dei dati.

Il rispetto delle normative

Al giorno d’oggi tutte le imprese, piccole, medie o grandi che siano, non possono più prescindere dal rispetto delle normative vigenti, soprattutto in ottica strategica. Primo tra questi il DLgs 83/2022 sull’adozione di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili.
Uscendo dall’ottica di imposizione normativa, adottare adeguati assetti permette alle imprese di agire per la crescita e la continuità aziendale, mostrandosi lungimiranti e volenterose di guidare il cambiamento.
Oltre questa, ci sono altre direttive fondamentali da cui non è possibile prescindere assolutamente: la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) e la CSDDD (Corporate Sustainability Due Diligence Directive). Entrambe introducono obblighi di trasparenza in quanto ad impatto socio- ambientale e rispetto dei diritti umani: per una gestione del proprio business sempre più sostenibile.

Un business sostenibile

Guardando sia alla legge, come le direttive CSRD e CS3D, sia al comportamento dei consumatori, risulta evidente come un altro trend in costante crescita sia proprio l’attenzione alla sostenibilità della propria organizzazione. Le imprese, infatti, vivono con maggior senso di dovere l’adozione dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance), avvalendosi di svariati strumenti per rendicontare il proprio impegno in tale ambito. 
Il documento principale, al fine di dimostrare la propensione d’impresa alla sostenibilità e attirare capitali, è sicuramente il bilancio di sostenibilità (o reporting di sostenibilità). Oltre a questo, è possibile ricorrere al calcolo di indicatori ESG, affiancati alla rendicontazione aziendale mediante rating ESG, un giudizio sintetico sull’impegno dell’impresa in tale ambito.
Tutti questi strumenti rappresentano i mezzi per rendere concreto il proprio impegno verso ambiente, lavoratori e comunità attirando l’attenzione di partner, collaboratori e potenziali investitori. Non solo un’opportunità per il futuro, ma anche un modo per stare al passo con le nuove disposizioni di legge e tendenze nel campo imprenditoriale. Questo permette di anticipare il cambiamento e ottenere un vantaggio competitivo.

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