Punto di partenza di un approccio strategico della gestione dei costi è focalizzare l’attenzione su strumenti di analisi integrati tra loro e orientati al business. Nel contesto competitivo ed innovativo di oggi, tra gli strumenti in grado di garantire un vantaggio competitivo alle aziende e ai loro prodotti, c’è il target costing.
Gartner definisce il cost management come il processo di pianificazione e controllo dei costi associati alla gestione di una determinata impresa. L’intero processo include la raccolta, l’analisi e la stessa rendicontazione di tutte le informazioni legate ai costi per pianificare, prevedere e monitorare gli stessi nella maniera più efficace possibile.
La gestione dei costi, in genere, si concentra sul creare risparmi così come sulla massimizzazione dei profitti nel lungo termine. Chi guida un’azienda sa bene quanto sia importante la capacità di creare reddito e come questo obiettivo necessita, nel tempo, di una relazione stabile e coerente tra costi e ricavi.
Le pratiche di cost management possono essere applicate a progetti specifici oppure al modello operativo generale di una qualunque organizzazione. Infatti, la gestione dei costi è uno dei fattori in grado di determinare il successo dell’azienda e stabilire un vantaggio competitivo. Ecco perché si applica in modo trasversale ai processi chiave e a tutto ciò che implica la creazione del valore aziendale.
In un contesto moderno e di continuo mutamento come quello attuale in cui occorre essere fortemente competitivi, un ruolo importante è dato dallo sviluppo di nuovi prodotti. Questi, infatti, sono in grado di rispondere alle esigenze del mercato in termini di qualità, funzionalità e non ultimo, di prezzo.
L’importanza di utilizzare un framework di gestione dei costi
Srinath Sampath, Senior Director Analyst di Gartner ha recentemente affermato: “I team che sviluppano capacità critiche intorno alla gestione dei costi possono ottenere una serie di vantaggi. Per fare ciò, è necessario standardizzare i framework di gestione dei costi utilizzati nelle diverse funzioni aziendali e sviluppare interfunzionalità attorno alle strategie di ottimizzazione dei costi“. Ed è proprio una recente ricerca effettuata dalla stessa società di analisi a mostrare come le organizzazioni con una efficace gestione dei costi prima della pandemia hanno mantenuto un maggior livello di prestazioni positive durante la crisi. Tra queste sono emerse quelle che hanno utilizzato lo stesso framework di gestione dei costi in modo coerente tra le diverse funzioni aziendali. Quest’ultimo è dunque un fattore determinante per il successo aziendale, eppure Gartner ha evidenziato come solo il 35% delle organizzazioni intervistate ha una gestione sistematica dei costi.
Lo sviluppo innovativo di prodotti
Oggi la competitività sul mercato è sempre più legata alla crescita aziendale. Allo stesso tempo, la concorrenza è aumentata, i mercati si sono ampliati dal punto di vista geografico. Hanno assunto nuove forme legate alla soddisfazione del cliente finale, molti vincoli di prezzo e i prodotti stessi sono cambiati: segmentati e sempre più innovativi. Tutto questo ha spinto le imprese ad anticipare le esigenze del mercato; a personalizzare prodotti o servizi e proporre soluzioni di design e di vendita diverse per catturare l’interesse del cliente. In questo contesto, il cost management non si limita semplicemente a ridurre i costi ma piuttosto mira ad ottimizzare il rapporto tra prestazioni/qualità da una parte ed economicità dall’altra. Un approccio che ha come punto di partenza l’utilizzo di più strumenti ed informazioni di analisi, integrati e orientati al business. Un concetto meno tradizionale e più innovativo che vede l’utilizzo di metodologie combinato con strumenti digitali sempre più utili e determinanti.
L’evoluzione del target costing
Nelle imprese orientate al prodotto, il processo di sviluppo nasce con la progettazione. Prosegue, poi, con la determinazione del costo sulla base del quale poi viene determinato il prezzo di vendita. L’approccio tradizionale legato all’analisi dei costi è sempre stato finalizzato al controllo consuntivo dei livelli di efficienza aziendale raggiunti e poi, alla verifica dei prezzi di vendita. Ma la riduzione del ciclo medio di vita del prodotto ha tolto l’attenzione su tutti gli interventi relativi ai costi effettuati a posteriori come il semplice taglio dei costi, spostandola sul lato della prevenzione. Il target costing è un approccio che ribalta i rapporti tra costo, profitto e prezzo rispetto a metodi più tradizionali. In sostanza, il costo di un nuovo prodotto diventa un valore dipendente da variabili come il prezzo di mercato previsto al momento e il relativo margine di profitto a sua volta frutto di una pianificazione a lungo termine dell’azienda produttrice. Il target cost stabilito è definito da:
- Attributi del prodotto richiesti dal cliente;
- Prezzo che il cliente è disposto a pagare;
- Posizionamento competitivo dell’azienda;
- Redditività dell’azienda;
- Recuperi di efficienza legati al ciclo di vita del prodotto.
In generale, questa funzione partendo dagli obiettivi imposti dal mercato e dai fabbisogni dei clienti determina l’analisi dei costi aziendali. Ciò avviene in base ad una logica di causa-effetto che tiene conto dell’intero ciclo di vita di un prodotto. Inoltre, tutti gli obiettivi e gli interventi relativi al target costing per essere efficaci devono essere sviluppati da un team di natura interfunzionale. Devono, poi, essere integrati tra loro. Obiettivo che come abbiamo visto migliora le performance aziendali.
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