Un KPI finanziario è un valore misurabile che indica i risultati finanziari e le prestazioni di un’azienda. Fornisce informazioni su spese, vendite, profitti e flusso di cassa ma è altrettanto utile nella valutazione dei costi e nelle dinamiche legate alla gestione della liquidità, dei titoli o dei conti corrente. Viene utilizzato e applicato per raggiungere obiettivi sia ad ampio raggio e generali che più specificatamente legati alle performance finanziarie.
KPI e la centralità dei dati
Questi Key Performance Indicator, in italiano, indicatori chiave di prestazione, sono metriche che le organizzazioni sia piccole che grandi, hanno a disposizione per tracciare, misurare e analizzare la salute finanziaria dell’azienda. Nello specifico, i KPI finanziari rientrano in una varietà di categorie, tra cui gli indici di redditività, liquidità, solvibilità ma anche di efficienza e valutazione. Conoscere ma soprattutto, riuscire ad applicare le funzionalità di queste metriche, permette un miglior rendimento aziendale.
Sono, poi, fonte di informazione che a partire dall’analisi di obiettivi delle singole unità o team di lavoro contribuiscono a definire obiettivi strategici critici generali. Per tutti i manager, infatti, metriche e KPI dovrebbero essere sempre disponibili internamente ed essere distribuiti su base mensile o anche settimanale con aggiornamenti attraverso dashboard o strumenti di reporting. L’uso di dashboard è utile per avere una visione globale della situazione quasi in tempo reale. Presentare, poi, i KPI utilizzando grafici o tabelle permette una maggiore comprensione e diffusione delle informazioni a tutti i livelli organizzativi e alle diverse competenze del personale.
Gartner ha previsto, entro il 2023, che il 65% delle organizzazioni adotterà applicazioni per gestire e pianificare le risorse aziendali combinate con quelli che la società di ricerca definisce “segni distintivi della quarta era”. Questi includono intelligenza artificiale, progettazione incentrata sui dati e funzioni per potenziare le decisioni e la tecnologia rivolta ai clienti. Tra queste le funzionalità di reporting, dashboard e KPI sono tra le esigenze ricercate fin dall’inizio nella scelta di sistemi software o ERP.
Obiettivi chiari e concreti
Lo scopo di strutturare e presentare in modo efficace gli indicatori di prestazione deve portare ad avere informazioni chiare, reali ed equanimi in vista di un obiettivo finale definito; ma anche, ad adottare una modalità per misurare le prestazioni nel tempo e aiutare a prendere decisioni cosiddette informate.
Non meno importante è contestualizzare gli indicatori di performance, ad esempio arricchendoli di dettagli o sotto forma di presentazioni aggregate.
In linea generale e concettuale, i KPI sono sintetizzati nell’acronimo inglese S.M.A.R.T:
Specifici (Specific): ogni obiettivo deve essere scomposto e definito concretamente;
Misurabili (Measurable): occorre assegnare numeri e valori precisi;
Realizzabili (Achievable): devono essere legati ad obiettivi;
Rilevanti (Relevant): essere allineati con gli obiettivi finali;
Tempestivi (Timely): essere distribuiti nel tempo.
È importante sottolineare che gli obiettivi a breve e medio termine sono più in linea con le condizioni di mercato mentre, più sono a lungo termine, più è preferibile che gli obiettivi siano generali piuttosto che troppo specifici. La misurazione delle prestazioni deve includere indicatori legati a cose che sono già accadute in passato e indicatori anticipatori del futuro.
KPI finanziari da monitorare costantemente
Ci sono indicatori di performance economico-finanziari da monitorare quotidianamente per controllare la propria attività. Questi KPI a breve termine forniscono informazioni chiave per la salute finanziaria di una attività. Infatti, tenere regolarmente sotto controllo la performance finanziaria aziendale è addirittura vitale: il monitoraggio dinamico consente all’azienda di muoversi rapidamente per cogliere le opportunità, o di ridimensionarsi quando si individuano difficoltà all’orizzonte. Di seguito, alcuni KPI economico-finanziari da seguire quotidianamente:
Posizione Finanziaria Netta (PFN)
Il calcolo della Posizione Finanziaria Netta è uno dei principali indicatori di performance ed è utilizzato per valutare la solvibilità dell’impresa: l’indicatore della PFN permette in sostanza di determinare il livello complessivo dell’indebitamento dell’impresa, sia a breve che a medio/lungo termine. La Posizione Finanziaria Netta esprime il saldo fra i debiti finanziari e gli attivi finanziari e quindi esprime il debito finanziario netto dell’impresa.
Margine Operativo Lordo (MOL)
Il Margine Operativo Lordo o Ebitda è il risultato operative dell’impresa la lordo degli ammortamenti e delle svalutazioni. E’ fondamentale in quanto da un lato è il punto di partenza per arrivare a definire i flussi di cassa che l’impresa può generare, dall’altro in caso di valutazioni del complesso aziendale e analisi benchmark/concorrenza.
Capacità di restituzione del debito (PFN/MOL)
Considerando i due indicatori sopra, è possibile utilizzarli per avere una indicazione della possibilità dell’azienda di impiegare il proprio risultato operativo (MOL). La capacità dell’impresa di restituire il debito dipende infatti dalla sua capacità di generare flussi positivi di cassa sufficienti a rimborsare i suoi finanziatori. Facendo così riferimento al Fatturato e all’EBITDA, su base annuale, possiamo ottenere:
PFN / EBITDA che esprime la capacità dell’azienda di coprire il debito mediante i flussi finanziari derivanti dalla gestione caratteristica.
PFN / Fatturato: Esprime la capacità dell’azienda di coprire il debito mediante i flussi finanziari derivanti dalle vendite.
Fabbisogno di capitale circolante
Misura le risorse finanziarie necessarie per coprire il ritardo tra i pagamenti in uscita e quelli in entrata e mostra la quantità di risorse finanziarie necessarie a un’azienda per garantire il suo ciclo di produzione e i suoi rimborsi sia dei debiti che delle prossime spese operative. In pratica, fornisce una valutazione in tempo reale della posizione di cassa dell’azienda, indicando fino a che punto si può far fronte (o meno) a un evento imprevisto, come un ritardo di pagamento o un’inadempienza.
Rapporto di indebitamento
È la proporzione delle attività di un’azienda che sono finanziate dal debito. È fondamentale tenerlo sotto controllo per guardare al futuro con tranquillità e prendere decisioni pienamente consapevoli. Il calcolo dell’indice di indebitamento fornisce anche indicazioni sul flusso di cassa e sull’indipendenza finanziaria.
Cash flow (Flusso di cassa)
Il flusso di cassa si riferisce ai movimenti di denaro in entrata e in uscita dall’azienda. Una previsione di flusso di cassa si basa sulle stime di questi movimenti nel futuro. Una previsione di flusso di cassa è sempre in evoluzione: aggiornando la previsione regolarmente, anche quotidianamente, la valutazione delle spese e delle entrate future sarà strettamente allineata con la situazione reale dell’azienda.
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