Fare what-if analysis permette di avere una maggiore consapevolezza del futuro. Apre a scenari diversi e per certi versi nuovi ma anche plausibili quando non si ha una conoscenza diretta. Permette a decision makers come CEO, CFO e l’intero management aziendale di prendere decisioni informate e aumentare l’efficacia delle scelte strategiche. Qual è il suo legame con la simulazione di scenari e come questa analisi predittiva sta trasformando la pianificazione aziendale?
Analisi di scenario
L’analisi what-if rientra nella definizione più generale di analisi di scenario o scenario analysis. L’analisi di scenario viene utilizzata all’interno dello strategic management. Serve a prevedere i possibili impatti di un evento imprevisto sulle performance di un’impresa e stimarne l’eventuale comportamento di risposta. Considera sia uno scenario ottimista che uno scenario pessimista (stress test).
Lo scenario fa riferimento quindi ad una condizione futura, che potrebbe verificarsi all’interno dell’ambiente in cui un’impresa opera a seguito di determinati eventi.
L’analisi di scenario non permette tuttavia di prevedere il futuro in maniera assoluta, ma soltanto di calcolare una probabilità di accadimento di una serie di situazioni future in conseguenza a determinati eventi. In questo modo il management è preparato a reagire più tempestivamente nel caso le scene simulate accadano realmente.
Partendo da questa definizione più generale, nel prossimo paragrafo ci concentreremo sul significato più specifico di analisi what-if e sulla metodologia what-if ad essa associata.
Cos’è l’analisi what-If
Quando si parla di analisi what-if si intende la creazione di un certo numero di ipotesi che vengono elaborate per poi attingere ai diversi esiti possibili generati.
A differenza delle analisi predittive evolute, la what-if analysis non ha bisogno di utilizzare un numero elevatissimo di dati ma piuttosto dati storici e attuali aziendali.
Per poter valutare in anticipo l’impatto di una determinata mossa strategica e pianificare, così, strategie efficaci per raggiungere i propri obiettivi, ogni decisore ha bisogno di far riferimento a sistemi predittivi affidabili.
L’analisi what-if è una simulazione che utilizza i dati per ispezionare il comportamento di un sistema più o meno complesso come può essere quello aziendale. Si basa su ipotesi o domande che definiscono gli scenari: Cosa succederebbe con un aumento delle vendite del 15%? Quali sarebbero gli impatti di un aumento dei costi di produzione del 10%?
In particolare, misura come determinati cambiamenti in un insieme di variabili indipendenti influiscono su un insieme di variabili dipendenti con riferimento a un dato modello di simulazione.
Il metodo what-if
Originariamente, la metodologia di what if analysis si è sviluppata nell’ambito della statistica multivariata ovvero quella parte di statistica che utilizza più variabili per la costruzione di scenari. La sua trasversalità pian piano l’ha resa utile nel mondo finanziario, in quello assicurativo per la gestione del rischio così come in ambito IT per lo sviluppo di modelli e tecniche di simulazione.
È un tipo di attività che rientra nella categoria dei predictive analytics. Gli studi che producono previsioni sul futuro (solitamente a medio e lungo termine) partendo da dati storici e dati attuali, per andare a definire indicazioni utili alle strategie aziendali.
Modificando i parametri, infatti, è possibile simulare diversi scenari e mettere a fuoco l’impatto che avrebbe una determinata scelta sui costi, sui ricavi oppure sui profitti.
Questo modello non è altro che la rappresentazione semplificata del business, ottimizzata in base ai dati storici che appartengono all’azienda.
In pratica, la formulazione di uno scenario consente la costruzione di un mondo aziendale ipotetico che l’analista può interrogare e governare.
What-if analysis vs sensitivity analysis
Mentre analisi what-if e analisi di scenario possono essere termini intercambiabili ed utilizzabili come sinonimi, il concetto di “sensitivity analysis” non dovrebbe essere confuso con questi.
L’analisi di sensitività, detta anche analisi di sensibilità, consiste nel capire quali cambiamenti abbiano un impatto maggiore sul business dell’azienda, modificando i fattori chiave del modello finanziario e di revisione dei risultati. Permette pertanto non solo di manipolare determinati input, in modo da avere una visione dei potenziali scenari futuri alternativi, ma anche di vedere a quali di questi input l’azienda è più sensibile.
Nell’analisi what-if, l’azienda si pone domande ipotetiche di tipo “cosa succede se…”. L’azienda., così, può capire i possibili risultati futuri in risposta a certe situazioni, apportando modifiche alle ipotesi. Nell’analisi di sensibilità, invece, si valutano i risultati modificando variabili diverse; in modo da individuare meglio i veri fattori trainanti del business.
What-If analysis: i vantaggi nella simulazione di scenari
Se pensiamo ai tanti cambiamenti di questi ultimi anni, non è poi così difficile comprendere il perché simulare differenti scenari what-if è così vantaggioso.
In un mondo in costante movimento sotto tutti i punti di vista, geopolitici, sociali ed economici, la simulazione di scenari what-If è un’alleata nella gestione e nella pianificazione aziendale.
Permette di adattarsi rapidamente alle mutevoli condizioni del mercato e guardare ad un futuro più solido.
Permette di affrontare le incognite offrendo un quadro dettagliato delle potenziali sfide e opportunità. In questo modo, consente alle aziende di sviluppare piani di emergenza e strategie di adattamento.
Aiuta a identificare i potenziali rischi in anticipo. Modellando scenari negativi, le aziende possono sviluppare strategie di mitigazione dei rischi, riducendo l’impatto di eventi imprevisti sulle operazioni aziendali. Supporta una pianificazione aggiornata.
Con i cambiamenti rapidi, i piani aziendali possono diventare rapidamente obsoleti. La simulazione di scenari consente alle aziende di aggiornare costantemente le loro strategie.
Questo permette di reagire alle nuove circostanze e alle nuove informazioni in tempo reale, anche mediante il supporto di specifici software di budget, diventati sempre più strategici per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
What-if analysis: i vantaggi della previsione
L’analisi what-if può essere utilizzata per creare previsioni più precise, tenendo conto di una gamma più ampia di variabili e scenari possibili. Questo è particolarmente importante proprio nei periodi di incertezza.
Ma uno dei principali benefici di questa metodologia è la capacità di creare scenari per comprendere appieno l’impatto delle modifiche sul business.
Le ipotesi operative, come il volume delle vendite, i costi di produzione o i prezzi di vendita, hanno un riflesso diretto su aspetti finanziari fondamentali come il conto economico, il bilancio e i flussi di cassa. Solo confrontando i risultati che si possono ottenere attraverso scenari diversi è possibile determinare quale ipotesi operativa sia la scelta migliore per l’azienda.
Ad esempio, un’azienda potrebbe utilizzare l’analisi what-if per esaminare come un aumento dei costi operativi influirebbe sui flussi di cassa. Questo può essere particolarmente rilevante quando si prendono decisioni su investimenti in nuove attrezzature o espansioni. Modificando le variabili per riflettere un aumento dei costi, l’azienda può valutare se il flusso di cassa rimarrà positivo e se l’investimento è economicamente vantaggioso.
Così come può essere utilizzata per valutare scenari di riduzione dei costi. Ad esempio, se un’azienda sta cercando di ottimizzare le sue operazioni, può simulare l’effetto di tagli di costi in determinate aree e valutare come ciò influirebbe sui flussi di cassa. Questo processo può aiutare a prendere decisioni informate sulle riduzioni dei costi senza compromettere la stabilità finanziaria.
Utilizzata in modo sistemico all’interno della propria gestione aziendale può fornire una panoramica chiara sui prodotti o sulle divisioni aziendali. In particolare quelle che generano maggior profitto oppure margini più elevati oltre ad adottare, come detto, misure correttive sui costi. Di fatto, diventa un aiuto concreto per ottimizzare l‘allocazione delle risorse.
Attraverso simulazioni di varie ipotesi finanziarie e operative, l’analisi what if permette di comprenderne l’impatto sulla profittabilità aziendale. I risultati ottenuti da scenari what if possono essere confrontati. Questo per visualizzare chiaramente il modo in cui influiscono sul conto economico, sullo stato patrimoniale e sul rendiconto finanziario.
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